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Doppelkonzert
Awards:
★ Talent Prize 2018
Premio Speciale UTOPIA
Exhibition:
Galleria Moitre, 2019
In Vitro Sound Art Exhibition, 2019
Periferico Festival, 2018
Blooming Festival, 2018
Talent Prize, 2018
︎ Making of
★ Talent Prize 2018
Premio Speciale UTOPIA
Exhibition:
Galleria Moitre, 2019
In Vitro Sound Art Exhibition, 2019
Periferico Festival, 2018
Blooming Festival, 2018
Talent Prize, 2018
︎ Making of
Installazione sonora
Doppelkonzert è una scultura apparentemente silente. Una presenza totemica a omaggio del materiale di cui è composta: 12 tubi in ferro color nero che si raccolgono su una base quadrata a sostegno della loro verticalità. Materiali destinati all’assemblaggio, frutto del lavoro rituale del fabbro, i tubi di forma cilindrica sono composti del metallo anticamente più diffuso.
Doppelkonzert è una parola che proviene dal mondo della musica classica, una forma strumentale di concerto realizzata con due solisti. La scultura è il risultato di una ricerca sonora che esplora il confine tra oggetti di funzione industriale e strumenti musicali.
I 12 cilindri che compongono Doppelkonzert, raccolti a diverse altezze, sono accordati. Dom, Re7, Solm7 sono i 3 accordi necessari a restituire una composizione armonica che assimila e si nutre dei suoni naturali o artificiali che caratterizzano lo spazio in cui l’opera è allestita. Doppelkonzert dilata le tracce sonore, la sua materia le incanala e ne concede l’ascolto, per svelare e interpretare il luogo che la accoglie.
Come in un organo che ha natura profana, l’aria ne attraversa i condotti e la sua vibrazione determina la risonanza. Un sistema automatizzato, programmato per la scultura, elabora e riconsegna la composizione sonora ascoltabile in cuffia per 2 persone per volta. I due fruitori divengono parte del processo sonoro, due solisti che, accompagnati dall’orchestra ambientale, partecipano al farsi dell’opera.
Doppelkonzert ha una partitura musicale: una restituzione visuale di segni che traducono suoni mai scritti in musica.
Doppelkonzert è una scultura apparentemente silente. Una presenza totemica a omaggio del materiale di cui è composta: 12 tubi in ferro color nero che si raccolgono su una base quadrata a sostegno della loro verticalità. Materiali destinati all’assemblaggio, frutto del lavoro rituale del fabbro, i tubi di forma cilindrica sono composti del metallo anticamente più diffuso.
Doppelkonzert è una parola che proviene dal mondo della musica classica, una forma strumentale di concerto realizzata con due solisti. La scultura è il risultato di una ricerca sonora che esplora il confine tra oggetti di funzione industriale e strumenti musicali.
I 12 cilindri che compongono Doppelkonzert, raccolti a diverse altezze, sono accordati. Dom, Re7, Solm7 sono i 3 accordi necessari a restituire una composizione armonica che assimila e si nutre dei suoni naturali o artificiali che caratterizzano lo spazio in cui l’opera è allestita. Doppelkonzert dilata le tracce sonore, la sua materia le incanala e ne concede l’ascolto, per svelare e interpretare il luogo che la accoglie.
Come in un organo che ha natura profana, l’aria ne attraversa i condotti e la sua vibrazione determina la risonanza. Un sistema automatizzato, programmato per la scultura, elabora e riconsegna la composizione sonora ascoltabile in cuffia per 2 persone per volta. I due fruitori divengono parte del processo sonoro, due solisti che, accompagnati dall’orchestra ambientale, partecipano al farsi dell’opera.
Doppelkonzert ha una partitura musicale: una restituzione visuale di segni che traducono suoni mai scritti in musica.
Year: 2018
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